Basilica di S.Antonino
Piacenza

Esterno

Stemma La basilica è orientata ad est ma con transetto a ovest.
La facciata rivolta verso la piazza è ottenuta attraverso il rialzo della campata che precede il transetto. E' molto semplice, a capanna, parzialmente rifatta durante i restauri di inizio novecento e preceduta da una gradinata realizzata nel 1853 (la data è riportata su uno dei gradini). Ai lati della gradinata si trovano due tombe a cupola di epoca medioevale. Ai fianchi delle facciata due cappelle con grandi monofore.
Sul quadrato di incrocio tra il corpo longitudinale e il transetto, si alza la grande torre ottogonale con tre ordini di bifore su tutti i lati.
A prolungamento del lato sinistro del transetto, si trova il cosidetto atrio del "Paradiso", realizzato nel 1350 su progetto di Pietro Vago, sostenuto da massicci contrafforti su cui si innalzano i pinnacoli. L'ampia apertura in facciata è formata da uno slanciato arco ogivale sormontato da un rosone; immette in una campata con volta a crociera costolonata. All'interno della campata, nel 1876, sono state poste due targhe sulle pareti: quella di destra ricorda l'incontro avvenuto nel 1183 tra i delegati della Lega Lombarda e quelli dell'imperatore Federico Barbarossa per discutere i preliminari della pace di Costanza; quella di sinistra l'elezione a papa, con il nome di Gregorio X, del piacentino Tedaldo Visconti nel 1271. Gregorio X, prima di diventare papa, fu anche canonico di S.Antonino. La statua che si trova accanto e che lo raffigura è opera dello scultore piacentino Giorgio Groppi (1998).
Il portale del Paradiso fu realizzato nel 1171 ed è rimasto incompiuto nella parte superiore. Molto originale per struttura e ricchezza della decorazione. E' attribuibile alla "Scuola di Piacenza". Riassume in sè molti motivi della tradizione locale: i telamoni stilofori inseriti nel corpo murario, le mensole capitello e le figure pilastro (Adamo ed Eva) come nella finestra absidale del Duomo, i telamoni mensola sotto l'architrave.