Il bellissimo Chiostro della nostra basilica si apre sul fianco destro della chiesa. Fu realizzato nel 1483 in stile rinascimentale al posto di un chiostro più antico medioevale, ma l'attuale assetto si deve all'intervento dell’architetto Giulio Ulisse Arata negli anni trenta del novecento. In particolare il lato del chiostro verso la basilica è stato ricostruito a modello degli altri due lati antichi, dopo la demolizione delle cappelle barocche allora esistenti. Ha tre lati porticati con volte a crociera e una serie di capitelli sopra le colonne tutti diversi l’uno dall’altro. Hanno forma di campana rovesciata: alcuni decorati da foglie di acanto; altri presentano semplici foglie lanceolate con bordi lisci; altri ancora sono ornati con festoni. Sul lato del giardino molti capitelli presentano lo stemma del martire Antonino oppure il dado emblema di Piacenza. Il quarto lato a sud fu demolito per creare un passaggio fra la piazza e la chiesa di S.Vincenzo. Al suo posto c'è un semplice muretto dove si apre una porta che permette il collegamento con l'esterno. Lo spazio centrale, pressochè quadrato, è a verde con al centro una vera da pozzo ottagonale. Fino a pochi anni fa era in stato di forte degrado. Dopo tre anni di sensibilizzazione e di raccolta fondi, nel settembre del 2011 è finalmente iniziato l’intervento di recupero durato circa due anni. Oltre al rifacimento del tetto si è provveduto al restauro, pulizia e consolidamento, degli elementi in pietra (colonne, lapidi e decorazioni) e degli intonaci antichi del loggiato. Per quanto riguarda il recupero degli intonaci del loggiato, si è iniziato con l’asportazione dei rappezzi di recente fattura, eseguiti con materiale non idoneo. L'operazione ha consentito di far emergere l’intonaco antico decorato ad affresco. I frammenti di decorazione scoperti sono attribuibili ad almeno quattro diversi periodi. La decorazione più antica è di tipo geometrico, di epoca quattrocentesca, e molto simile a quella che si trova nella cappella battesimale all’interno della Basilica. Il sottile strato di intonaco di epoca successiva (cinquecento) è invece dipinto, sempre ad affresco, principalmente con motivi floreali. Degli strati decorativi più antichi rimangono solo alcuni frammenti. Sulla parete alla sinistra della porta di accesso alla basilica è emerso un dipinto a secco, degradato e frammentato, presumibilmente del settecento. La decorazione più recente (probabilmente della prima metà del XX secolo) è un’iscrizione votiva (Ave Maria Gratia Plena) inserita nella parte centrale delle vele di un voltino del loggiato, riquadrata da una cornice greca geometrica. Lungo il lato ovest sono murati alcuni marmi antichi e lapidi sepolcrali.
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